(ANSA) - ROMA  25 FEBBRAIO 2000

NOTIZIARIO INFORMAZIONI LETTERARIE  

APOCALISSE: LA FINE DEL MONDO ARRIVERÀ 
CON UN CROLLO IN BORSA?  
 
 
 
  PAOLO PORTONE - L'ULTIMO SIGILLO -
Ed. TERZIARIA, PP. 304  L. 37.000.  
 
 
Le paure di fine Millennio non sono cessate, tutt'altro 
ad alimentare nuove supposizioni la fioritura delle pubblicazioni sull'Apocalisse: ipotesi e studi destinati
a non esaurirsi in breve tempo.
 
In libreria arriva ora questo libro di Paolo Portone, che tratta l'argomento sotto il profilo storico.Consiste in
un'accurata ricostruzione di come  il "Libro della Rivelazione", più noto come "Apocalisse", sia entrato
tra i testi canonici (ufficialmente ritenuti autentici) della Chiesa. Oltre a questo poi c'e' un'analisi di come le prospettive millenaristiche possano influenzare il
presente.

Disegno di Daniele Baldassarre

Portone, che si avvale di una bella prefazione di Giorgio Galli fa propria la versione secondo la quale il libro fu valorizzato nel periodo delle più aspre persecuzioni cristiane. Esso incoraggiava la resistenza delle comunità cristiane annunciando l'imminente sconfitta dei persecutori dell'Impero Romano. Il testo era pieno d’allegorie, di profezie ridotte a vaticini: " Tutto questo - sostiene Portone - é fonte di ispirazioni millenaristiche. Per cui l'Apocalisse é colma di suggestioni  nell'attuale fase di passaggio". Non mancano preoccupazioni d’ogni genere, a cominciare dall'ondata migratoria.
 
Evidente l’attribuzione all'Apocalisse di un valore spirituale elemento di cui finora si é parlato poco
preferendo pigiare il pedale sugli aspetti catastrofici. In questo senso, "L'Ultimo Sigillo" colma una lacuna e richiama l'attenzione su come sia potuta pervenire fino a noi, tollerata dalla liturgia cattolica, neutralizzata sul piano simbolico, sacrificata nella sua funzione predittiva, costretta in una lettura metaforica.
 
Come giustificare allora i fraintendimenti di fondo per cui l'Apocalisse é sinonimo di catastrofismo e di radicale pessimismo? "Non è certo per colpa della cultura laica moderna - osserva Portone - ma le ragioni vanno ricercate molto più lontano nella profonda modificazione del suo originario significato". Le previsioni si basano su altre convulsioni del momento. "E' difficile prevedere - dice, ad esempio - cosa potrebbe accadere se la recessione dovesse realmente abbattersi sulle borse del pianeta, bruciando in breve tempo i risparmi dei peones della finanza.
 
Si possono facilmente immaginare le conseguenze che un simile evento: avrebbe sugli equilibri politici e sociali del mondo intero un effetto dirompente. Nasce cosi un’ansia d’assoluto, distruttiva, diversa dalla visione edulcorata della teologia".